A cura del dott. Stefano Perissinotto
In materia di contabilità dei Trust (1) è di fondamentale importanza porre una netta distinzione tra REDDITO e CAPITALE.
Infatti, in linea di principio, ogni trust a beneficiari individuati (c.d. interest in possession trust) può comprendere due distinte categorie di beneficiari: i beneficiari del reddito (life tenant) e i beneficiari finali (remaindermen).
Se consideriamo che, a seconda delle disposizioni previste dall’atto istitutivo, possono nascere infinite combinazioni come per esempio:
- I beneficiari appartenenti alle due categorie acquisiscono le relative posizioni giuridiche in tempi differenti;
- Le distribuzioni sia di reddito che di capitale possono essere effettuate con tempi e con modalità diverse;
- I medesimi soggetti possono appartenere ad entrambe le categorie
Risulta evidente l’importanza per il trustee di individuare e separare correttamente le due categorie nel corso di tutta la durata del trust.
Il capitale del trust (trust fund) è formato, oltre che dai beni trasferiti al trustee dal disponente, da tutte le trasformazioni quantitative e qualitative da essi subite nel corso della durata del trust (e se ci fossero anche al netto delle relative passività).
Il CAPITALE del trust, in definitiva, è costituito da:
- Le attività trasferite al trustee sia nel momento dell’istituzione, sia in momenti successivi e le passività inerenti
- Le plusvalenze o le minusvalenze inerenti all’alienazione delle attività di cui sopra
- I nuovi investimenti effettuati con l’impiego dei proventi della vendita delle attività di cui sopra
- Gli accantonamenti
- Gli oneri direttamente connessi alle attività incluse nel capitale (es. le imposte di successione e donazione e le imposte ipotecarie e catastali).
Il REDDITO del trust, invece, è rappresentato dai profitti ordinari ottenuti dalle attività del capitale. Essi tipicamente sono:
- Gli affitti
- I dividendi
- Gli interessi
- Altri tipi di reddito (con esclusione delle plusvalenze da alienazione)
La classificazione di cui sopra è solo indicativa dei criteri di massima per distinguere il reddito dal capitale. Di conseguenza è inevitabile che il trustee, specie se il trust fund è articolato nelle sue componenti, deve essere un soggetto che abbia una dimestichezza e una conoscenza adeguata sulle tecniche contabili di separazione fra il capitale e il reddito del trust.
(1) Nell’articolo si fa riferimento a Trust non commerciali.